giovedì 26 aprile 2012

Il mio primo giorno di scuola

Bambini africani a scuola, Togo

Ieri ho deciso di andare un po’ a scuola. Qui di fronte alla casa dove vivo, e proprio davanti alla mia stanza, ci sono le scuole... sono stata a visitarle uno dei primi giorni che ero qua, ma solo di passaggio. Ogni giorno però i bambini mi fanno compagnia... sono molto rumorosi: c’è la scuola materna e poi accanto un unico edificio con tutte le varie classi delle elementari. Le classi qua sono molto numerose (tipo 60-70 bambini)… ci sono porte e finestre sempre aperte, per cui si sente tutto... io dalla mia stanza li sento mentre ripetono le lezioni, o cantano, o quando fanno solamente confusione; sono tanti infatti i momenti in cui l’insegnante esce, magari a parlare con gli altri, e allora i bambini fanno confusione.
La scuola inizia alle 7.30, ma già alle 7 i bambini cominciano ad arrivare, e dura fino alle 11.30 e poi di nuovo dalle 15 alle 17, il mercoledì pomeriggio invece non ritornano.
A metà mattina fanno ricreazione, allora scappano tutti fuori... fuori non c’è niente, solo terra rossa. Dietro la scuola materna c’è un posto in cui viene buttata la spazzatura, e i bambini vanno lì a fare la pipì... quelli della materna ci vanno tutti insieme, ad un’ora stabilita... li ho visti uscire con le loro divise a quadrettini e tutti insieme correre a far pipì..
Qualcuno alla ricreazione va a comprare qualcosa... sotto l’albero, vicino alla chiesa ci sono “i negozi”… due signore sedute che vendono qualcosa... chicchini o cose così... non so bene.

Venditori di dolci fuori dalla scuola di Noepé, Togo, Africa

Così ieri mattina sono andata a trovare la suorina che insegna a scuola. La sua classe è la CP2, che credo che corrisponda alla seconda elementare, ma non ne sono così sicura... da quello che ho capito già dai cinque anni i bambini possono andare alle elementari, poi però l’età è molto variabile: in questa classe ci sono 68 bambini, i più piccoli hanno circa 8 anni e i più grandi 12.
In classe ci sono dei banchini in cui stanno seduti in 3, i più bassi davanti e i più alti in fondo. Ogni bambino ha la divisa della scuola, poi qualcuno ha una borsa, o uno zainetto...

L'interno delle classi nella scuola elementare di Noepé, Togo, Africa

Mi hanno chiesto di insegnare loro una canzone in italiano... allora ci ho pensato un po’ e poi ho deciso di cantare loro “ci son due coccodrilli…”.
Ho scritto il testo in italiano alla lavagna e ho cominciato a cantarlo (stonata bene, come sono io) e poi hanno cominciato a cantarlo anche loro, un rigo per volta, e poi ho insegnato loro anche i gesti.

I bambini africani che cantano nella scuola di Noepé, Togo, Africa

Allora hanno cominciato ad arrivare i bambini delle altre classi e i più piccoli della scuola materna, incuriositi dal canto, ma anche da me... che qui sono quasi un’attrazione!

I bambini della scuola materna di Noepé, Togo, Africa

E così il tempo è andato ed è arrivata l’ora di tornare a casa…


I bambini tornano a casa da scuola, Noepé, Togo, Africa



Sì, avete contato bene... sono 3 i bambini sopra la moto... ma qua funziona così!


Bancarelle per mangiare fuori dalla scuola di Noepé, Togo, Africa



Qualcuno si è fermato per strada - questo è un punto ristoro - per fermarsi e mangiare un boccone…
Alcuni bambini hanno fatto la strada di casa insieme a me... sono molto affascinati dalla macchina fotografica e si sono messi in posa per farsi fotografare…


Bambini africani della scuola di Noepé, Togo, Africa



Il pomeriggio poi sono tornata. Pensavo di continuare a cantare la canzoncina, invece sono arrivata proprio nel momento in cui cominciava l’educazione fisica. In realtà era una specie di esercitazione: l’insegnante deve superare una specie di esame, e nei prossimi giorni arriverà a sorpresa una giuria per giudicare il suo operato... e giudicherà da come si comportano i bambini, anche in educazione fisica... quindi hanno fatto una specie di prova generale di quello che dovranno far vedere alla giuria e di come dovranno rispondere alle domande che verranno poste loro.
Appena la maestra ha detto “SPORT” subito sono cominciati i preparativi: l’aula è diventata uno spogliatoio. Tutti si sono tolti la divisa e avevano già pronte le magliette colorate sotto. 


I bambini della scuola di Noepè (Togo, Africa) si preparano per fare sport




Sono divisi in squadre per colore, ogni squadra ha un nome e anche un grido per incoraggiarsi.
Poi in marcia verso “il campo da gioco”… in realtà il campo se lo sono costruiti da soli con una zappetta e un po’ di gesso. Hanno disegnato un cerchio per fare la corsa di riscaldamento, poi quattro corsie per fare la staffetta, un cerchio e lo spazio davanti per fare il lancio del peso, e poi hanno creato uno spazio di terra non battuta, ma più morbida per fare il salto in lungo e hanno posizionato una tavola per fare il punto da cui saltare… forse è più facile farvelo vedere…

Il campo da gioco della scuola di Noepé, Togo, Africa

Allora, intanto un po’ di riscaldamento... (questa parola qui ci stona, ma è proprio così…)
Poi il gruppo di bambini si è diviso nelle tre diverse attività…
La corsa in staffetta, il lancio del peso, il salto in lungo:


Educazione fisica per bambini nella scuola di Noepé, Togo, Africa


E mentre io cercavo di non perdermi niente e di documentare tutto con la macchina fotografica, ma soprattutto con gli occhi, sono stata letteralmente accerchiata da un mucchio di bambini...


I bambini africani della scuola di Noepé

i piccolini della materna,

I bambini della scuola materna di Noepé, Togo, Africa


e poi anche quelli delle altre classi...

Tutti intorno a me, attaccati ai pantaloni e alle mie braccia... qualcuno voleva solo toccarmi, altri volevano farsi fotografare, per poi vedersi nello schermo della macchina fotografica.
Ho rischiato di cadere più di una volta, poi sono caduti loro, l’uno sullaltro... gli insegnanti hanno dovuto richiamarli diverse volte.

Intanto l’attività sportiva è terminata ma, per finire, c’è stata la lezione sull’igiene: dopo lo sport occorre lavarsi - dovranno rispondere così i bambini se interrogati - e far vedere come. 
Ed ecco la spiegazione e la dimostrazione pratica:


I bambini della scuola di Noepé si lavano dopo l'educazione fisica


Gli insegnanti si sono ben raccomandati di lavarsi bene fino al gomito... perché dopo aver fatto sport è importante lavarsi!

Ma l’acqua faceva più gola per essere bevuta, e qualcuno se l’è litigata…
E così la giornata di scuola si è conclusa. I bambini sono poi tornati in classe a riprendere le loro cose, ma prima hanno riposto il peso e la tavola che faceva da pedana per il salto in lungo.
E ognuno a casa...

Anch’io sono rientrata... ero polverosissima, ho fatto una foto dei miei piedi, ma ve la risparmio, perché è abbastanza oscena... polverosa e tutta sporca, ma contenta…

E pian piano che i bambini sono tornati verso le loro case, è tornato un po’ di silenzio…


Noepé, 7 febbraio 2012 


















Nessun commento:

Posta un commento

Lascia un segno del tuo passaggio qui.